Da alcuni anni nella scuola primaria del nostro Istituto, abbiamo scelto questo strumento: la penna stilografica, consapevoli di poter andare contro corrente, consapevoli della fatica ma sicuri di aver fatto la scelta migliore per i nostri alunni. Troppo spesso l’impugnatura con cui i bambini si presentano all’inizio della prima classe della primaria non è corretta; difficile, e in alcuni casi impossibile, cambiare quest’abitudine, che piano piano si consolida fino a diventare strutturata e, di conseguenza, non più modificabile.
La penna stilografica ci aiuta moltissimo, spesso risolve il problema, e l’impugnatura diventa corretta.
La calligrafia è curata e leggibile, scorrevole il movimento della mano, sicuro il tratto. Non c’è solo questo. L’uso della penna stilografica, la cura della scrittura, comportano concentrazione. Non si può lavorare con questo strumento senza essere concentrati su quel che si sta facendo. Ecco quindi un ottimo esercizio per allenare la concentrazione, per allungare i tempi di attenzione. Capacità che, oggi più che mai, noi docenti dobbiamo allenare. In una società del correre, impugnare la penna stilografica significa farsi cavalieri di un esercito temerario e coraggioso, che a suon di aste e di tondi affronta l’avventura di una scuola che torna ad essere ambiente di vita sereno, di tempi giusti per tutti, in primis, per i bambini.
Gli errori cadono, scappano ancora dai pennini e finiscono dritti sulle pagine immacolate dei quaderni dei nostri prodi cavalieri, che ben sanno di non poter abusare del loro super scudo (il cancellino!!!), sono concesse tre possibilità per riparare all’errore e sempre sotto la supervisione della maestra. Oltre non si può andare, non senza porre rimedio a questa mancanza di concentrazione, e allora si torna indietro, si ripete il lavoro, con maggior impegno, con solerte attenzione e poi che soddisfazione!!!
Quando la pagina prende vita e vibra di belle parole ben scritte, cariche di tutta la fatica che l’eroe ha saputo rovesciarvi dentro.
Ecco cosa abbiamo pensato di fare, nell’era del digitale, dove basta il touch per spostare il mondo, noi ci fermiamo, facciamo frusciare i fogli, giriamo pagina e, con calma, tantissima calma, impugniamo la nostra penna stilografica e ci mettiamo a scrivere un’altra pagina della nostra storia.
SAMUELA TOALDO
Coordinatrice ed Insegnante Scuola Primaria Istituto “G.A.Farina”
Via IV Novembre 30/32, 36100 Vicenza